Quanto il clima emotivo influenza il livello di attenzione?

Una volta, in cantiere, capitava di trovare operai seduti su secchi di pittura a mangiarsi panini alle 10 della mattina. Distesi, allegri, quasi amici. Altre volte di sentirli cantare già fin dalla soglia della porta. Molti sorridevano, altri facevano battute e la radio era spesso accesa. Una di quelle con l’antenna che non stava mai dritta, per il troppo peso della polvere e dei calcinacci che si depositavano sopra e che non si sa come facesse, ma era l’unica che funzionava sempre… Adesso è più difficile, ma quando capita, come a me oggi, di vivere un clima leggero mentre si lavora, anche leggere disegni complessi e gestire dettagli un po’ rognosi diventa per tutti più facile. Così come sistemare errori non è una fatica. Quanto il clima emotivo influenza il livello di attenzione e accresce la voglia di fare bene? Quanto rende l’approccio al proprio lavoro più preciso? Creare un clima non solo disteso, ma anche divertente e leggero in cantiere, così come in studio, quanto impatta e giova sulle performance e sul benessere delle persone? Per chi vuole dati precisi, sono moltissimi gli studi che affermano quanto sia impattante. Ma non serve che ce lo dica una ricerca per rendercene conto. Quello che interessa qui a me sottolineare non sono i dati. Perché non sono quelli che faranno la differenza. Ma ricordare che ciò che la fa, è attivarsi e farlo accadere!

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