Mai come ora siamo tutti alla rincorsa di un tempo che si è sempre più contratto. Anche chi, come me, ha tutti gli strumenti per organizzare i suoi impegni, la sfida si sta facendo impegnativa. Ieri, ad esempio, appuntamento in cantiere con i clienti e un fornitore alle 11.00. Raccomando la puntualità, comunicando la mia disponibilità per un’ora e un quarto di incontro. Più che sufficiente per quello che dobbiamo verificare insieme. Io e il cliente siamo puntuali, il fornitore avvisa che è leggermente in ritardo. Arriva alle 11.40! A parte il fastidio iniziale, rivedo immediatamente la scaletta dell’incontro e decido di anticipare con il cliente temi che ci faranno correre veloci con il fornitore. Al suo arrivo parto con il ricordare il tempo che abbiamo a disposizione e suggerisco di iniziare dall’argomento che ci impegna ad esserci tutti. Durante la visita in cantiere setto ulteriormente i passaggi, soffermandomi sui fondamentali e guidando il gruppo nel non perdersi in dettagli che non servono. Finisco il giro in tempo per fissare i prossimi passi e lascio il team a confrontarsi su temi marginali per i quali stabiliamo un aggiornamento via call in giornata. Tempo preso al tempo, che mi fa capire quanto margine c’è per fare meglio!
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