A volte è necessario cambiare il focus

Oggi mi è stata detta una frase un po’ forte.

Agli architetti non interessa guadagnare, a loro interessa il bel progetto.”

Pare che la priorità sia essere architetti “bravi”, riconosciuti “fighi” dal cliente, dai colleghi e magari, per alcuni, quella di finire sulle riviste. Questo il focus.

A me piace tantissimo e sono parte di questo approccio quando progetto, perché credo e riconosco il potere che, in scala più o meno grande, l’architettura ha di impattare sul territorio e sulla vita delle persone.

Il tema però qual è?

Che con questo focus, come prioritario, gli studi non crescono, spesso nemmeno campano e i professionisti neppure raggiungono l’obiettivo di visibilità o di impatto che hanno nel cuore.

Cambiando il focus, ragionando prioritariamente sul creare una struttura piccola o grande che sia, di studio che funzioni, il liberarsi il tempo e le energie per ideare “soluzioni di architettura” diventerà la naturale conseguenza. Gli studi cresceranno, il business sarà sotto controllo, il tempo non una mannaia, ma una scelta e la visibilità e la reputazione desiderate, raggiunte.

In un mondo in evoluzione, è la proposta di un cambio di prospettiva. Per uscire dal “si è sempre fatto così” e giocare una partita in un campionato in cui è bello giocare e in cui si può vincere.

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