È più facile evitare di vedere un problema, piuttosto che guardarlo. È più facile raccontarsi che andrà tutto bene, piuttosto che affrontare il nemico. È più facile perdersi nel fare piuttosto che fermarsi a pensare. Tutto serve. Non c’è alcun dubbio. Ma, come sempre, quello che fa la differenza è sceglierlo. Scegliere la nostra destinazione. Scegliere chi vogliamo essere e dove vogliamo andare. Scegliere il segno che vogliamo lasciare.Vogliamo essere ricordati come professionisti che hanno corso tanto e raccolto poco, come professionisti che hanno subito il mercato e ne sono stati travolti, oppure vogliamo essere ricordati come professionisti felici che hanno saputo guardare oltre incidendo il proprio nome in una bella storia? Se è l’ultima l’opzione che vogliamo, mai come oggi, la strada è una sola. È quella del coraggio. Il coraggio di spalancare gli occhi e guardare oltre. Oltre le abitudini, oltre la fatica, oltre la burocrazia, oltre il cliente, oltre il tempo che non c’è…Il coraggio di fidarsi. Quello di decidere il ritmo e le priorità nella nostra vita. Il coraggio di affrontare la paura dell’ignoto elevando lo sguardo per puntare in alto. Perché in basso, lo spazio per la felicità non c’è…
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